Disturbi dell’Alimentazione
Le principali forme di disturbo alimentare sono l’anoressia nervosa e la bulimia. Nell’anoressia è presente un rifiuto a mantenere un peso corporeo adeguato, arrivando spesso al di sotto dell’85% rispetto al dovuto. Si vive nel terrore di ingrassare nonostante si sia sottopeso, il corpo viene percepito grasso e diventa l’ago della bilancia per l’autostima. Tipicamente ci si rifiuta di ammettere la gravità della situazione. Nelle donne è presente amenorrea (mancanza di ciclo mestruale per almeno tre mesi). Spesso si mettono in atto una serie di meccanismi autolesivi volti a perdere peso, quali il vomito autoindotto, l’abuso di lassativi, l’eccessiva attività fisica. Nella bulimia nervosa ci si abbuffa ricorrentemente, mangiando quantità di cibo spropositate in un arco di tempo limitato (ad esempio due ore), senza avere il controllo su cosa si sta mangiando o quanto e senza riuscire a fermarsi. Spesso vi sono associate misure compensatorie inappropriate, volte a contenere l’aumento di peso, quali il vomito autoindotto, l’abuso di farmaci dimagranti e lassativi, il digiuno forzato e l’eccessiva attività fisica. Per poter parlare di bulimia è necessario che le abbuffate abbiano una frequenza di almeno due volte a settimana, per almeno tre mesi.
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